Un ricordo di Franco Romagnoli
Come ha ricordato Francesco Bottino “se non ci fosse stato lui Manutencoop non ci sarebbe stata”. Storico presidente negli anni ‘70, quando la “Cooperativa per le manovalanze ferroviarie”, fondata nel 1938, divenne l’attuale Manutencoop, Franco Romagnoli è scomparso lo scorso 23 settembre ad 87 anni.
“Chi è stato Franco Romagnoli per Manutencoop?
Semplice, se non ci fosse stato lui Manutencoop non ci
sarebbe stata”.
Sintetizza così Francesco Bottino, memoria storica di
Manutencoop, da poco pensionato che, anche se per
pochi anni, negli anni 70 ha lavorato con lo storico presidente
della Cooperativa.
Franco Romagnoli se ne è andato in silenzio lo scorso 23 settembre ad 87 anni. È stato alla guida di Manutencoop Società Cooperativa dai primi anni ’70 fino al 1977, gli anni in cui la “Cooperativa per le manovalanze Ferroviarie”, fondata nel 1938, ha scelto di reinventarsi con il nome, appunto, di Manutencoop, dedicandosi non solo all’ambito ferroviario ma ai servizi manutentivi per tutte le tipologie di immobili e clienti.
“È stato lui a decidere di non chiudere quando le attività non andavano più bene - continua Bottino - scegliendo di continuare con un altro nome. Senza questa scelta oggi, forse, Manutencoop non ci sarebbe”.
Chi lo ha conosciuto, all’epoca, lo ricorda per il piglio
deciso e i modi, ad un primo impatto, burberi:
“Le sue urla si sentivano in tutta la sede - ricorda Lisa
Cacciari, oggi maestro del lavoro e responsabile dei servizi
di sede, allora impiegata alle prime armi che andava
a lavorare in bicicletta - ma era una buona persona”.
“Un burbero buono” le fa eco Bottino che presentatosi il primo giorno di lavoro in azienda con un look che evidenziava in modo inequivocabile i suoi trascorsi da militante di Lotta Continua venne accolto da Romagnoli con un secco: “Buongiorno, poi di quei capelli ne parliamo”. “Ma subito dopo - ricorda Bottino - si è dimostrato assolutamente disponibile e accogliente, dietro i suoi modi decisi si nascondeva una persona assolutamente di buon cuore”.
Quando nel 1977 lasciò la presidenza di Manutencoop passando il testimone a Mario Bortolotti, non lasciò però il mondo dei servizi: a lui deve molto tutto il settore di quello che sarebbe poi stato battezzato il facility management, a Bologna fu, infatti, negli anni ‘80 tra i fondatori del CNS, il Consorzio Nazionale Servizi.
Anche una volta in pensione non ha mai abbandonato la sua passione per il lavoro, per la cooperazione e per Manutencoop: è rimasto a lungo socio sovventore della Cooperativa e, fino a quando le sue condizioni fisiche lo hanno permesso, non si è perso una Assemblea dei Soci. Anche i più giovani lo ricordano attento in prima fila. A Manutencoop tutta ed ai suoi soci mancheranno la sua passione e il suo impegno per la cooperazione e per la “sua” Cooperativa.
Agosto 2018
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